Infrastrutture energetiche per una transizione sicura e sostenibile

È giunto alla sua terza edizione, lo Studio sulle Infrastrutture energetiche primarie elaborato da Confindustria Energia con il supporto di PwC Strategy&

Le analisi, avviate lo scorso anno nella cornice della ripresa post-Covid e della pubblicazione del Fit for 55, hanno avuto come priorità la ricerca di una convergenza tra obiettivi ambientali e di crescita economica, coerentemente con gli orientamenti espressi per il nostro Paese dal PNRR. Nel 2022, la crisi russo-ucraina ha portato il G7, la UE e numerosi altri paesi ad adottare una serie di sanzioni che, sommate alle contromisure messe in atto dalla Russia, ha determinato ripercussioni economiche sull'intero mercato europeo, sulle imprese manifatturiere e sul costo dell’energia per i consumatori finali.

La nuova situazione geopolitica ha evidenziato il rischio connesso con gli approvvigionamenti energetici ed ha accentuato i fenomeni inflattivi verificatisi sul mercato delle materie prime e delle le forniture di prodotti finiti, ponendo in risalto i temi della sicurezza energetica e della necessità di un’ulteriore spinta verso la transizione ecologica come elementi di indirizzo per lo sviluppo delle infrastrutture oggetto dello Studio. In base ai due scenari, «fit for 55» e «sostenibilità integrata», sono stati individuati due piani integrati per gli investimenti fino al 2030, in una prospettiva di obiettivi a medio - lungo termine, periodo in cui l’Italia, con altri paesi europei, dovrà far fronte alla fragilità del proprio sistema energetico fortemente dipendente dalle forniture estere, in particolare dalla Russia.

La sezione dello Studio dedicata quest’anno all’Economia Circolare sottolinea inoltre le significative prospettive che questo tipo di approccio allo sviluppo può avere nel nostro Paese in termini di risparmio e di ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse, garantendo nel contempo la sostenibilità sociale ed il rapporto con il territorio, fondamentali per la efficace realizzazione dei progetti di infrastrutture energetiche.

Si ritiene che i risultati e le proposte di questo Studio sulle Infrastrutture Energetiche ed Economia Circolare possano costituire un utile contributo per la prossima revisione del PNIEC, a livello nazionale, per la negoziazione degli atti delegati del Fit for 55 e del REPowerEU, a livello europeo, in base ad una strategia energetica che superi l’attuale situazione emergenziale e mantenga la focalizzazione sugli obiettivi di transizione energetica nel medio-lungo termine.

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Giorgio Biscardini

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Partner, Strategy& Italy

Rafael Schmill

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